
POESIA
Gianluca Baggio ha sempre sentito, fin da ragazzo, il bisogno di esprimere il suo tumulto emozionale in qualsiasi forma di espressione. Il cammino delle sue parole ha attraversato i ponti delle sue avventure, passando dal raccontare gli amori della sua vita con il sapiente uso di forme potenti di poesia, fino al raccontare aneddoticamente il disagio mentale e il percorso di analisi interiore iniziato durante il primo ricovero.
Mutevoli sono le forme della sua scrittura come mutevole è stata la sua esistenza, pieno quel che racconta come pieno è il suo vivere, nel bene e nel male, nel gioire e nel soffrire.
ti leggo da lontano e
tu mi fai domande e
io non so chi sei
probabilmente una donna e
come posso immaginare
come posso sentire il tuo profumo
la tua pelle sarà morbida e delicata
la tua voce dolce flebile
certo se ti devo riconoscere
non vedo che lei
la mia amata che al
mio debole fianco mi
fa amare quest'amara vita.
anche davanti al focolare
felice della casa
la mia anima brucia e
il male l'accompagna giù
dove non ti trovo ma
sogno serpenti che mi
strisciano addosso e
la pace non si riesce a trovare.
ti leggo da lontano e
tu mi fai domande e
io non so chi sei
probabilmente una donna e
come posso immaginare
come posso sentire il tuo profumo
la tua pelle sarà morbida e delicata
la tua voce dolce flebile
certo se ti devo riconoscere
non vedo che lei
la mia amata che al
mio debole fianco mi
fa amare quest'amara vita.
con la speranza di un futuro
penso a voi piccole donne e
mi chiedo se riuscirò a proteggervi
come un padre deve fare e
poi ci sei tu bellissima donna
vera e intelligente e
mi chiedo se riuscirò ad essere uomo
come un uomo deve fare
la mia preghiera è di non affondare
troppo presto nella melma della malattia e
avere il tempo per regalarvi un sorriso
niente di più.
lo sguardo argenteo della
- luna -
filtra misterioso fra le
fronde di abeti secolari
mentre catturato dall'ignoto
balzo verso di te attraverso
- la notte -
complice per pochi istanti
di un'indissolubile comunione.
la desolazione del pianeta oscuro
in cui da tempo dimorava la sua anima
non gli permetteva di volgere il capo al cielo e
catturare una sola stella
era solo, accompagnato dalla marea
in cui la vita era imbarcazione senza rotta
ma poi arrivò lei e
con un balzo gli fece investire il volto
dai tanto attesi raggi lunari
questo amore durò con l’attesa del mattino e
il sorgere del sole che
al suo arrivo cancellò
l'illusione di una notte.

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